Usura e Oppressione Fiscale, Tecniche di Espropriazione

“Come nella società anonima la proprietà della roba è della società e NON del socio, così nella società socialista, o comunista, la proprietà è dello STATO e NON del cittadino.”
L’istituto della società anonima è il trucco fondamentale che consente ai padroni delle banche centrali, o “banche d’emissione”, di espropriare l’investitore, l’azionista medio e piccolo, dei diritti di proprietà sulle quote di capitale che conferisce. Quando si apre un conto in banca, il denaro “versato” è contrattualmente mutuato, il che vuole dire che il cliente della banca è espropriato dei suoi capitali, la proprietà di quel denaro passa dal cliente alla banca e in cambio, il cliente correntista, ottiene di avere un credito verso la banca, con la risultante però che la banca può fare con quel denaro tutto ciò che vuole e assumersi tutti i rischi che vuole, fino a che resta in essere il contratto bancario, che è sempre un mutuo. Quando gli azionisti vedono ridurre il valore dei loro titoli azionari da 100 a 10, per effetto delle manipolazioni dei padroni delle borse valori e delle multinazionali che governano, l’azionista è espropriato di quel 90% che manca per effetto di un trucco di prestigio che viene scambiato per “andamento delle fluttuazioni di borsa..” Nelle nazioni d’occidente, chiamate democratiche, il trucco delle espropriazioni è operato per mezzo degli artifizi visti di sopra e per mezzo dell’estorsione fiscale. Nelle nazioni cosiddette comuniste, o socialiste, il trucco è identico, si tratta sempre di espropriazioni, che però sono surrettiziamente camuffate con i vari trucchi dalla FINTA pubblica utilità. Chi cava i vantaggi NON è mai la generalità dei contribuenti cornuti e contenti ma chi amministra, chi scalda le poltrone di governo. Un dato da provare a tenere sempre a mente è che sia le banche d’emissione che le borse valori, che i governi delle nazioni, l”ONU, il WTO, il WWF, l’OMS e tutti gli altri enti nazionali e internazionali noti, sono imprese di proprietà di bande di marpioni.
Attorno alle frenetiche attività dei cosiddetti “mercati finanziari” si agitano miriadi di allibratori ed altra canaglia simile di mediatori che sono convinti di sapere quello che fanno. Sanno cinque cose e ignorano tutto il resto. Gli eventi ai quali essi semplicemente ASSISTONO, i rapporti delle valute, i valori fluttuanti dei titoli azionari, il prezzo dell’oro e dei diamanti, sono fatti quotidianamente manipolati dai padroni del casinò, cioè gli stessi marpioni di cui si parla di sopra, che sono anche i padroni delle banche centrali e dei loro vertici, il fondo monetario internazionale, la banca mondiale, la BIS e forse qualche altro grande giocatore. Gli istituti della rapina, del furto e della truffa perpetrati da enti di stato o da altre associazioni per delinquere di volta in volta ingaggiati dalle banche centrali trovano una loro più generica rappresentazione con il trucco delle ESPROPRIAZIONI. L’espropriazione è, de facto, rapina, furto e truffa tutto assieme. È Rapina, perché contiene in sé gli elementi della minaccia e della violenza, è furto, perché contiene in sé l’atto dell’appropriazione, l’impadronirsi della roba degli altri, è truffa, perché ogni atto è compiuto con l’artifizio della FINTA pubblica utilità.
Purtroppo ci vogliono molti anni per capire certe cose. I trucchi del diritto commerciale sono tutti contenuti nel codice civile (che è del 1942, quando i FINTI legislatori perlomeno non erano totalmente analfabeti come quelli degli anni nostri); gli articoli che riguardano le società anonime (le società per azioni) dicono in sostanza le stesse cose sull’espropriazione del diritto di proprietà dell’azionista ma sono espressi in modo tale che il fatto in sé dell’espropriazione non rilevi. Infatti, a parte Giacinto Auriti, non ho mai sentito o letto un giurista che facesse rilevare quel dato. Il bello è che il nostro codice civile può presentare similitudini (cioè, il trucco delle espressioni è identico, comanda l’amministratore della società e NON il socio) con gli altri codici commerciali europei, perché le prime codificazioni delle norme in Europa nascono in un periodo di “Europa Unita” napoleonica. Però Napoleone NON credo sia mai andato a Hong Kong, a Singapore o nelle Isole Vergini Britanniche e, anzi, mi pare non sia mai nemmeno andato in visita in Gran Bretagna. Allora, se i codici europei li ha voluti unificare Napoleone, come mai sono identici a quelli del resto del mondo? Se il codice civile italiano è del 1942, cosa può condividere un codice commerciale di un regime FASCISTA con uno di una nazione formalmente contraria, e per giunta in guerra con Germania e Italia, come era la Gran Bretagna? C’è una volontà unificatrice del diritto commerciale che che impone certi trucchi normativi ovunque in modo uniforme e ciò si ha dai tempi, quantomeno, dell’impero britannico. Proprio come capita nel 2007, per esempio, che un decretaccio infame (231/2007) viene fatto ingoiare a forza alla maggioranza dei ruffiani della prostituzione forense (civile e amministrativa) e, contemporaneamente, imposizioni letteralmente identiche sono mandate ad effetto in altre cento nazioni del mondo, o come le misure restrittive delle finte pandemie sono imposte a 183 nazioni, contemporaneamente (con la lentezza degli apparati burocratici e legislativi come si ha un simile coordinamento?), così, allo stesso modo, io dico che già ai tempi di Napoleone, o subito dopo, i trucchi del diritto commerciale erano equamente installati ovunque potesse giungere una cannoniera britannica. Lo stesso Napoleone doveva essere un pupo; certo non poteva essere stata una sua idea quella di unificare i codici del diritto commerciale del pianeta e d’istituire una banca centrale a Parigi. Però mi sono dimenticato una cosa, che è anche più difficile da comprendere, visto che il resto si può controllare sui libri, che, se pure sono pieni di fregnacce, non negano ciò che ho detto. Le ESPROPRIAZIONI non si hanno per il solo scopo dell’ingiusto profitto. L’interesse primario dei padroni delle banche centrali è quello di impoverire i loro “clienti”, non quello di arricchirsi a loro danno. I danni che fanno non sono accidentali, semmai è l’ingiusto profitto che lo è. Quando hanno rapinato i Romanov e si sono presi tutto l’oro e il petrolio e il tungsteno russo, allora ci tenevano eccome all’ingiusto profitto. Ma ora i tempi sono diversi, perché hanno già il monopolio di tutto. A loro non serve diventare più ricchi, a loro serve che gli altri diventino più poveri. Queste cose, chi ha studiato greco e latino fatica a comprenderle. Siamo portati a credere che in tempi di recessione gli affari vadano male per tutti, anche se in misura diversa. E invece la recessione è un male che per taluni è un bene, anche quando non porta profitto (perché ad altri porta profitto anche la recessione).
ESPROPRIATI CONTENTI, l’espropriazione è la chiave della filosofia dei padroni della Banca d’Inghilterra, da secoli. Cina, Russia, Cuba eccetera, l’espropriazione si ha per mezzo della FINTA rivoluzione comunista. E in occidente? Facilissimo, si usano i trucchi della finanza e quelli dell’estorsione fiscale. Le borse valori sono tutte imprese private di proprietà degli stessi padroni della Banca d’Inghilterra, proprio come lo sono il WEF, le Nazioni Unite e tante altre corporazioni. Quando vogliono, abbattono i vostri valori e ciò che avete pagato 1000 oggi vale dieci, ed ecco che si sono presi la vostra roba, il capannone vale 10 ma è ancora un capannone vero, come lo sono i macchinari eccetera. Le imposte le pagate per compensare in parte l’indebitamento dello stato nei confronti delle banche centrali, i cui fantocci obbediscono tutti al BIS e alla Banca d’Inghilterra, i cui padroni sono pure padroni del BIS. FANNO BENE a fregarvi, perché siete stronzi fino alla fine. Ogni cromosoma contenuto in ogni vostra cellula è un cromosoma IDIOTA, perciò è meglio che vi estinguiate.